Sensazionale scoperta sotto la linea Napoli-Bari dell’Alta Velocità: viene alla luce un ‘villaggio’

Si trova al di sotto della linea dell’Alta Velocità Napoli-Bari, la scoperta archeologica è a dir poco sensazionale. Ecco di cosa si tratta

Lo hanno già datato all’età del Rame ed è una delle scoperte più importanti degli ultimi mesi in Italia. Tanto più per il fatto che è avvenuta nel corso di una serie di lavori sull’Alta Velocità effettuati tra Napoli e Cancello, tra Cancello e Frasso e nella tratta Telese Vituliano finalizzati a dar forma alla nuova linea Napoli-Bari.

Treno dell'Alta Velocità
Nei cantieri dell’alta velocità Napoli-Bari è stata fatta una straordinaria scoperta (milanomag.it / Fonte Ansa)

Attività che hanno consentito di restituire alla cittadinanza un incredibile patrimonio culturale, una scoperta archeologica di notevole spessore e articolata in diversi ritrovamenti, uno dei quali è nientemeno che un villaggio. Ecco dunque cosa è stato riportato alla luce grazie al cantiere della Napoli Bari e cosa entrerà a far parte del patrimonio culturale italiano.

Scoperta straordinaria durante i lavori dell’Alta Velocità: l’annuncio degli esperti

Il villaggio in questione è stato rinvenuto in località Gaudello mentre nel comune di Maddaloni è stato scoperto un tratto di basolato dell’antica Via Appia. Sono solo due delle molteplici scoperte che il cantiere dell’Alta Velocità ha consentito di effettuare. “Un patrimonio e un livello di conoscenza che altrimenti non avremmo avuto”, hanno sottolineato nel corso della presentazione delle scoperte alla presenza di Mariano Di Maio, Responsabile Ambiente e Territorio RFI; del Responsabile Ambiente, Architettura e Territorio Italferr Massimo Comedini; di Mariano Nuzzo, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli e Dirigente delegato per la Soprintendenza Abap per le province di Caserta e Benevento; e della Presidente Archeolog Ente del Terzo Settore Ilaria Maggiorotti.

scoperta archeologica
Scoperto un villaggio dell’Età del Rame nel cantiere dell’A/V (milanomag.it / Fonte Ansa)

Tra le altre scoperte annunciate dal Gruppo FS troviamo anche uno splendido santuario di epoca ellenistico-romana presentata, come nel caso del villaggio e del tratto di basolato, in occasione dell’incontro organizzato nella stazione di Napoli Afragola. E ancora una villa romana riemersa nel comune di Solopaca ed oggi esposta. Ma anche diverse sepolture di cultura campana con corredi funerari molto ricchi, per proseguire con oggetti in terracotta, monete e statuine in bronzo. Insomma un vero e proprio patrimonio storico.

L’obiettivo è ora di dialogare con le Soprintendenze allo scopo di tutelarlo restituendo, nel corso dei prossimi mesi, il patrimonio storico rinvenuto durante i cantieri, con un percorso sinergico tra sviluppo infrastrutturale e archeologia. Si tratta peraltro dell’avvio di un percorso volto a mostrare come anche i cantieri di opere infrastrutturali importanti come quelle ferroviarie possano dialogare con la storia trasformandosi in una finestra sul passato.

 

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