Arrivano nuovi chiarimenti sul bonus rivolto alle madri lavoratrici: l’esonero contributivo è esteso anche ad una categoria di lavoratrici che non era stata citata nella normativa
Sono arrivate delle novità per quanto riguarda il bonus rivolto alle madri lavoratrici. Questa misura, valida sino al 2026, consiste in uno sgravio contributivo totale sino a 3mila euro annui per le madri lavoratrici che rispettano determinati requisiti.

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto anche un esonero contributivo parziale per le lavoratrici madri di due o più figli che non superano la soglia di reddito dei 40mila euro. Le novità sono state confermate da una circolare dell’Inps, pubblicata lo scorso 31 gennaio. Nei giorni scorsi, invece, è arrivata la risposta all’interpello n. 2/2025 del Ministero del Lavoro che ha specificato come il bonus sia rivolto ad una specifica categoria di lavoratrici sottolineando quale siano le lavoratrici, invece, escluse.
Bonus lavoratrici madri, dopo la circolare dell’Inps arriva il chiarimento del Ministero
Dopo la circolare dell’Inps dello scorso 31 gennaio che ha illustrato le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 sul bonus riservato alle madri lavoratrici, è arrivato un ulteriore chiarimento da parte del Ministero del Lavoro.

Nello specifico, il Ministero ha risposto all’interpello numero 2 del 2025 spiegando che lo sgravio contributivo per le lavoratrici madri di tre o più figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, è esteso anche ai contratti intermittenti. L’interpello era stato avanzato da un’associazione di categoria che chiedeva chiarimenti in merito, dato che nella normativa sul bonus non si faceva esplicito riferimento alle lavoratrici con contratti intermittenti. Dopo aver consultato l’Inps e la Direzione generale per le politiche previdenziali, il Ministero ha fornito tutti i chiarimenti sul punto ribadendo che dal bonus rimangono escluse solo le lavoratrici madri occupate con contratto di lavoro domestico.
Ricordiamo, come aveva spiegato l’Inps nella circolare sulla misura, che l’esonero contributivo è rivolto alle lavoratrici madri dipendenti, sia del settore pubblico che privato, e si articola in due tipologie. La prima prevede un esonero totale dei contributi, sino a 3.000 euro annui, per le lavoratrici con contratto a tempo indeterminato e madri di tre o più figli, ma a patto che il più piccolo non abbia compiuto 18 anni. La seconda, invece, prevede un esonero parziale per le lavoratrici madri di due o più figli con un reddito non superiore ai 40mila euro annui. L’esonero, in questo caso, è riconosciuto sino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.